Sardegna in Camper: itinerario di due settimane
Il 2020 è stato un anno particolare: il primo anno in cui non sono riuscita a fare un viaggio internazionale.
Pur restando in Italia, l’avventura non è mancata: ho sperimentato per la prima volta il viaggio in Camper. La meta è stata la Sardegna.
Avevo molti dubbi su questo modo di viaggiare prima di partire. Se viaggiare in camper ti incuriosisce, prova a guardare questo articolo, dove spiego quali sono secondo me i pro e i contro di un viaggio in camper.
Viaggiando nel mese di agosto e in anno di Covid, l’obiettivo di questo itinerario era quello di evitare i posti più frequentati dai turisti e di riuscire a praticare sport acquatici (surf, windsurf, kayak e sup).
Il viaggio è stato suddiviso in due parti: la prima settimana sulla costa ovest, fermandoci in aree di sosta e spostandoci ogni 2 giorni, invece la seconda settimana abbiamo deciso di fermarci in un campeggio nel Golfo di Orosei.
PRIMA DI PARTIRE
Prima di partire abbiamo fatto delle ricerche e definito un itinerario di massima, ma uno dei punti di forza del camper è proprio la flessibilità. Di fatto sei su una casa su due ruote del tutto autosufficiente.
Ti consiglio di scaricare l’app “Camper Contact”, che contiene una mappa con tutte le aree di sosta e campeggi con le recensioni degli utenti, è stata molto utile sia per pianificare l’itinerario, sia sul posto per cercare aree di sosta e campeggi vicini a noi.
Si deve prenotare ad agosto prima di partire?
La mia risposta è no, altrimenti si perde tutta la flessibilità che contraddistingue questo modo di viaggiare. Quello che abbiamo fatto noi è chiamare sempre le strutture prima di arrivare per verificare la disponibilità. Bisogna però anche accettare che alcune strutture potrebbero essere al completo con conseguente revisione dei piani, che comunque non risulta difficile.
SETTIMANA 1 – ALLA SCOPERTA DELLA COSTA OVEST
PUTZU IDU E CAPO MANNU
Abbiamo passato qui una giornata, sperando di trovare le condizioni ideali per fare surf o windsurf. In realtà c’era mare piatto e niente vento, quindi ci siamo fermati prima nella spiaggia di Mesa Longa, e poi in quella di Putzu Idu. In quest’ultima sono presenti dei baracchini che noleggiano tavole da surf, windsurf, kayak etc, che in condizioni buone possono supportare.
Non siamo riusciti a fermarci a dormire qui poichè non abbiamo trovato nessun posto che ci ospitasse. Nelle vicinanze ci sono due agricampeggi, ma nessuno dei due era aperto. Ci siamo quindi diretti verso Is Arutas.
IS ARUTAS
E’ una spiaggia molto famosa la cui sabbia è fatta di granelli di quarzo piccolissimi, mai visto niente di simile.
In questa tappa abbiamo davvero apprezzato di essere in camper. A pochi metri dalla spiaggia ci sono 3 aree di sosta praticamente identiche, tre maxi-parcheggioni con servizi molto basici ma immersi nella natura. Tra le 3 aree consiglio l’agricampeggio tanca is muras (il terzo arrivando da Mari Ermi).
Essere in camper qui permette di trovarsi non solo a pochi passi dal mare, ma in un luogo privilegiato, poichè tutti coloro che arrivano in macchina si fermano sul tratto più conosciuto e più affollato della spiaggia. Invece passeggiando qualche minuto a partire dall’area di sosta si incontrano delle piccole spiagge poco frequentate, dove godersi la bellezza del mare e la tranquillità di questo posto.
Sarete letteralmente in mezzo al nulla, quindi è meglio essere attrezzati con cibo e buon vino per aperitivi, pranzi e cene.
Sulla spiaggia di Mari Ermi a qualche chilometro c’è una scuola di Kite Surf.

I granelli di quarzo della spiaggia di Is Arutas

Acqua cristallina di Buggerru
DUNE DI PISCINAS
Ci sarebbe piaciuto fermarci a Piscinas per ammirare le dune imponenti di sabbia che danno sul mare, ma non ci siamo riusciti perchè le strutture ricettive erano tutte al completo. Se proprio non vuoi perdertela ti consiglio di prenotare almeno qualche giorno prima.
BUGGERRU
E’ stata la vera scoperta del viaggio. Si tratta di un ex paesino di minatori nella costa sud-ovest. Ci siamo andati cercando condizioni per il surf e qui le abbiamo trovate. A Buggerru ci sono buone condizioni per praticare questo sport più o meno tutto l’anno.
Ci siamo fermati all’area comunale “Terrazze di Buggerru”, un area di sosta con servizi essenziali a pochi metri dalla spiaggia.
Per il surf ci siamo affidati a Nicola, pluricampione italiano di surf e fondatore di Sardinia Green Experience. La lezione è stata molto divertente e Nicola ha provato a darci l’impostazione tecnica e farci prendere qualche onda.
Il giorno dopo, sempre tramite Nicola siamo usciti in Sup poichè le condizioni erano ideali ed è stata una vera e propria scoperta: appena dietro il porto abbiamo trovato un mare e un paesaggio spettacolare, il più bello visto in Sardegna in queste due settimane.
Buggerru ci ha regalato anche la nostra prima cena fuori, rigorosamente a base di pesce al Ristorante La Favorita, molto consigliato.
SETTIMANA 2 – CALA GINEPRO
CALA GINEPRO
Abbiamo deciso di fermarci un’intera settimana al Camping Cala Ginepro. Questo campeggio si trova all’interno del Golfo di Orosei in una posizione strategica, poichè è a pochi passi dall’area protetta di Bidde Rosa, un vero e proprio paradiso.
Il campeggio è molto grande e dotato di tutti i servizi e confort e le piazzole sono molto spaziose e tutte ombreggiate. Questa struttura si è dimostrata anche assolutamente all’altezza nella gestione dei flussi per il covid: il campeggio aveva una capienza massima al 50%.
Ci siamo goduti questa settimana di relax, praticando anche tanto sport:
- Kayak: è possibile noleggiare i kayak e andare alla scoperta delle spiagge dell’oasi di Bidde Rosa via mare
- Windsurf: abbiamo fatto un corso di Windsurf di 4 giorni presso la scuola Sea Roots. Antonio e Andrea sono due istruttori bravissimi, oltre a essere simpatici e alla mano. La loro scuola è parte del circuito WDWS.
- Mountain Bike: è possibile noleggiare le mountain bike e avventurarsi all’interno dell’oasi Bidde Rosa

La nostra area relax al Camping Cala Ginepro
Siamo giunti alla fine del mio itinerario di due settimane in camper in Sardegna.
Se vuoi sapere come è stata la mia prima esperienza di viaggio in camper, clicca qui.
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