Islanda: Itinerario di 10 giorni in van
Finalmente sono riuscita a organizzare un viaggio in una delle mete che più sognavo visitare: l’Islanda. Oggi ti racconto del mio itinerario della durata di 10 giorni (12 compresi di viaggio) durante il mese di agosto.
Abbiamo percorso questo itinerario in un van, che ha dato un altro sprint alla nostra avventura islandese, ma può essere replicato tranquillamente anche in auto. L’itinerario attraversa tutta l’isola, percorrendo la strada principale, la Ring Road, in senso antiorario. Ecco una mappa che puoi salvare con tutte le mie tappe suddivise per giorno. Partiamo!
1. Arrivo a Reykiavik e ritiro del van
Arriviamo a Reykiavik intorno alle 16 ora locale. Una navetta del nostro noleggio di van Kuku Campers, viene a prelevarci in aereoporto e ci consegna il nostro fedele mezzo.
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Dopo un controllo e spiegazioni varie ci andiamo a fare provviste da Bonus, un discount abbastanza diffuso in Islanda e anche il più economico. Ci spostiamo quindi all’interno del parco nazionale di Þingvellir, che avremmo dovuto visitare come prima tappa del giorno successivo.
2. Golden Circle, Kerið, Fiume Caldo

Partiamo alla scoperta dell’Islanda con il famosissimo Golden Circle: si tratta di 3 tappe molto vicine tra loro e a sole due ore dalla capitale, quindi con moltissimi turisti. La sua fama è assolutamente meritata, infatti si tratta di tre luoghi spettacolari che sono un ottimo benvenuto in Islanda.
Partiamo al mattino presto con la prima tappa del Golden Circle: il Parco Nazionale di Þingvellir. Questo parco si sviluppa in corrispondenza dell’incontro tra la placca tettonica nordamericana con quella asiatica, che ogni anno si allontanano dando vita a incredibili canyon e spaccature. Questo luogo è anche molto importante poiché è stato la sede del primo Parlamento democratico del mondo.
Proseguiamo poi verso Geysir, dove riusciamo ad ammirare il getto d’acqua bollente del geyser Stokkur, alto dai 15 ai 30 metri e che erutta ogni 5-10 minuti circa.



A soli 10 minuti da Geysir arriviamo all’ultima tappa del Golden Circle e la nostra prima cascata islandese, che ci lascia senza fiato: Gullfoss, con un doppio salto spettacolare.
Iniziamo poi la nostra discesa verso sud e facciamo una breve sosta per visitare il cratere di Kerið, uno dei pochi luoghi naturali a pagamento in Islanda. È possibile passeggiare intorno al cratere per ammirare il contrasto dei colori del paesaggio.
Ci rimettiamo quindi in marcia alla volta del fiume caldo di Reykjadalur. Dal parcheggio è possibile attraversare la valle del fiume e dopo circa 1h di cammino, raggiungere la parte balneabile del fiume, dove ci si può godere il relax di un bagno caldo all’interno di un fiume fumante. Devo ammettere molto rilassante e appagante alla fine di una giornata come questa.
Il trekking per salire al fiume non è facilissimo poiché è abbastanza in pendenza, ma in cima si trova una bellissima ricompensa. La scelta di iniziare il trekking nel pomeriggio è stata vincente, poiché il tratto balneabile del fiume non è grandissimo e la maggior parte delle persone stava andando via perché il sole aveva iniziato a calare.
Allo stesso tempo devo dire che questa è stata una giornata molto impegnativa, quindi si potrebbe anche pensare di rimandare il bagno al fiume caldo alla fine del viaggio (poiché si trova a meno di un’ora da Reykiavik).
3. Seljalandsfoss, Skògafoss, Dyrhòlaey, Reynisfjara

Partiamo con la visita a una cascata molto particolare, poiché è possibile ammirarla a 360 gradi, percorrendo il sentiero scivoloso che la costeggia: si tratta di Seljalandsfoss. Preparati a bagnarti ma ne varrà la pena!


Dopo circa 30 minuti raggiungiamo un’altra cascata spettacolare, Skogafoss, dove siamo abbastanza fortunati da vedere anche un arcobaleno grazie alla magnifica giornata di sole. La cascata si può ammirare anche dall’alto salendo su una piattaforma che si raggiunge dopo qualche centinaio di scalini.
Continuando a camminare dopo la piattaforma di Skogafoss tenendo il sentiero, si può ammirare un panorama stupendo fatto da tante piccole cascate spettacolari che si tuffano nel canyon.
Noi ci siamo spinti a camminare per circa 1h dopo Skogafoss e poi siamo tornati indietro. Ne è valsa assolutamente la pena, uno dei paesaggi più belli visti in Islanda. In realtà questo può essere anche il punto di partenza (o di arrivo) di un trekking di circa 10 ore (Fimmvorduhals).


Ci dirigiamo poi verso il promontorio di Dyrhòlaey, dove si possono guardare dall’alto chilometri di spiaggia nera sferzata dalle onde. Inoltre in alcuni periodi dell’anno sulle scogliere ci sono i pulcinella di mare, che noi abbiamo potuto avvistare da molto vicino.
Ultima tappa della giornata è la spiaggia nera di Reynisfjara, la cui particolarità sono le colonne basaltiche che la circondano. Anche qui troviamo numerosi pulcinella di mare che spiccano il volo.
4. Fjaðrárgljúfur Canyon, Skaftafell National Park

Il nostro quarto giorno in Islanda parte alla scoperta del canyon di Fjaðrárgljúfur. Putroppo è possibile ammirarlo solo dall’alto, camminando su un sentiero lungo un paio di km e affacciandosi da una piattaforma sospesa.
Curiosità: questo canyon è diventato famoso grazie a un video di Justin Bieber girato qui.


Ci dirigiamo poi verso lo Skaftafell National Park e il paesaggio inizia a cambiare velocemente: le vette diventano innevate e avvistiamo da lontano i ghiacciai.
Molti viaggiatori si fermano a Skaftafell solo per una sosta per visitare la cascata di Svartifoss, noi invece abbiamo deciso di trascorrere qui più tempo e di avventurarci in un trekking. Abbiamo chiesto informazioni al centro visitatori del parco e ci hanno consigliato un trekking in base al tempo che avevamo a disposizione.
Partendo dal campeggio, percorrendo un sentiero quasi deserto attraverso la brughiera raggiungiamo il punto panoramico di Sjòrnaripa, dove mangiamo i nostri panini con vista sul ghiacciaio di Skaftafellsjokull. Sulla strada del ritorno facciamo una deviazione verso Svartifoss (su questo sentiero c’erano decisamente tanti turisti, a differenza del primo). L’intero percorso con molte soste per ammirare il paesaggio è durato circa 3 ore (3he30 se consideriamo anche la pausa pranzo con panini).
5. Jökulsárlón, Hofn, Stokksnes, Seyðisfjörður

Questa giornata parte molto presto, ci dirigiamo verso la laguna di Jökulsárlón per ammirarla dal kayak. Abbiamo prenotato il tour tramite l’agenzia Iceguide, che organizza questa insieme ad altre attività sul ghiacciaio.
È stato un modo riservato e speciale per poter osservare la laguna, lontani dal rumore dei gommoni che si accalcano sulle sponde del ghiacciaio. Il paesaggio è davvero incredibile, ma purtroppo la visita a questo luogo magico è anche un po’ triste: è un po’ come assistere alla morte del ghiacciaio. La nostra guida ci ha spiegato che a causa del surriscaldamento globale in circa 300 anni l’intero ghiacciaio non esisterà più.


Ci dirigiamo quindi a Hofn, per gustarci un delizioso pranzo a base di scampi, la specialità del posto. Abbiamo scelto il ristorante Pakkhus, una garanzia, gli scampi più buoni che abbiamo mai mangiato!
Dopo pranzo ci rimettiamo in marcia per raggiungere il Viking Cafè, punto di accesso per visitare Stokksnes. Per raggiungere la spiaggia, essendo proprietà privata, bisogna pagare all’interno del bar 800 corone a persona. Superata la sbarra si può ammirare una sconfinata spiaggia nera con una formazione montuosa molto particolare che si rispecchia nell’acqua, davvero impressionante.
Inoltre qui si trova anche la ricostruzione di un Villaggio vichingo – che noi però abbiamo saltato.


Nel tardo pomeriggio, dopo circa 3 ore di guida in una strada molto panoramica arriviamo nei fiordi Orientali, nel delizioso paesino di Seyðisfjörður, che merita una sosta. Qui riusciamo ad assistere ad uno dei tramonti più belli che ci ha regalato l’Islanda.
6. Lago di Myvatn

Partiti dai fiordi orientali, dopo circa 2he30 di guida raggiungiamo la zona del lago Myvatn, dove avremmo trascorso la successiva giornata.
Dopo aver visitato tutti i luoghi degni di nota intorno al lago, ci concediamo un momento di relax ai Myvatn Nature Bath, delle terme meno popolari del Blue Lagoon, ma altrettanto o forse anche più belle.
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7. Krafla, Dettifoss, Ásbyrgi Canyon

Ci svegliamo e ci dirigiamo nella zona di Krafla, una regione vulcanica molto vicina al lago Myvatn. Cominciamo con una passeggiata tra le solfatare del sentiero di Leirhnjúkur, prima di ammirare la pozza azzurra che si trova all’interno del cratere di Viti. Diciamo quindi finalmente addio a tutti i moscerini della zona per dirigerci verso nord.


Dopo circa 1 ora di guida arriviamo a Dettifoss, la cascata con la portata d’acqua maggiore d’Europa. Questa cascata può essere vista da entrambi i lati del canyon, che però non sono collegati tra loro. Noi abbiamo scelto di percorrere la strada 862 per il parcheggio ovest (completamente asfaltata). Si arriva alla cascata dopo circa 10-15 minuti di cammino e la si può ammirare da diversi punti.
Bagnati ma felici ci dirigiamo verso il Canyon di Ásbyrgi. Facciamo prima una sosta al centro visitatori, dove prendiamo tutte le informazioni sui vari trekking.
Decidiamo di osservare il canyon prima dall’interno e ci rechiamo alla fine della strada, da dove partono una serie di sentieri molto facili che si percorrono in poco tempo.
È possibile anche ammirare il canyon dall’alto dopo un trekking che parte da un sentiero alle spalle del centro visitatori (circa 4.5 km andata e ritorno). Abbiamo iniziato anche questo trekking, ma ci siamo resi conto dopo circa 40 minuti di aver preso il sentiero sbagliato, quindi putroppo siamo tornati indietro e siamo andati via. La passeggiata è stata comunque molto piacevole.
Guidiamo ancora verso nord in direzione Húsavík, dove ci fermiamo a dormire.
8. Húsavík, Goðafoss, Akureyri

La baia di Húsavík è considerata uno dei migliori punti per l’avvistamento delle balene in Islanda. Abbiamo prenotato un tour in barca con l’agenzia Gentle Giants, prenotando online il giorno prima. Il tour dura in tutto circa 3 ore e le possibilità di vedere le balene sono molto alte (dal loro sito pubblicizzano un 98%). Loro forniscono una tuta impermeabile, ma il consiglio è di vestirsi molto pesanti perchè in mare aperto fa molto freddo. Noi siamo riusciti ad avvistare una sola balena, ma vicinissima alla nostra barca: è stata un’emozione unica.


Dopo un pranzo a Husavik, riprendiamo il van in direzione Akureyri. Facciamo una sosta per ammirare la cascata di Goðafoss, prima di raggiungere la seconda città piu grande d’Islanda, comunque molto piccola in quanto conta meno di 20mila abitanti. Ma dopo tanti giorni nel bel mezzo del niente, è piacevole visitare questa graziosa cittadina, passeggiare osservando qualche vetrina e concederci una sosta in un caffè.
9. Hvìtserkur, Stykkishòlmur

Questa giornata sarà dedicata quasi interamente allo spostamento verso la parte occidentale dell’isola, per raggiungere la penisola di Snaefellnes.
Decidiamo di inserire uno stop nella penisola di Vatnses, per ammirare il faraglione di Hvìtserkur (a me sembra un rinoceronte). Passeggiando sulla spiaggia nera per qualche centinaio di metri si può avvistare anche una grande colonia di foche.
La strada nella penisola è sterrata ma è percorribile anche senza 4×4. Questa deviazione ci farà percorrere diverse ore su strade sterrate.
Arriviamo nel villaggio di Stykkishòlmur in pomeriggio inoltrato e purtroppo il meteo non ci regala una grande visibilità sulla baia e sulle sue numerose isolette.
Stykkishòlmur è comunque un paesino delizioso, ed è diventato noto grazie a una scena del film La vita segreta di Walter Mitty.
10. Penisola di Snæfellsnes

La penisola di Snæfellsnes è chiamata anche Piccola Islanda, poichè nei suoi soli 100km riesce a regalare un panorama molto variegato che riassume in piccolo tutto ciò che c’è di bello in Islanda.
Uno dei luoghi piu famosi e fotografati (anche grazie al Trono di Spade), e nostra prima tappa della giornata, è Kirjufell, un monte dalla particolare forma conica.
È possibile avventurarsi in cima al monte solo con una guida. Noi ci siamo limitati a goderci il panorama dalla cascata, uno degli scatti più famosi d’Islanda.




Prossima tappa il Cratere di Saxholl, dove è possibile salire in cima grazie a una scalinata e osservare le distese di lava sottostanti.
Proseguiamo verso la spiaggia nera di Djupalòn, circondata da particolari formazioni rocciose e un laghetto. Putroppo il brutto tempo con un vento fortissimo non ci consente di godere della passeggiata fino alla spiaggia di Dritvìk.
Ci rimettiamo nel van e ci fermiamo al faro di Malarrif, passeggiando sulla spiaggia intorno per circa 1km.
Ripartiamo alla volta di Arnastapi, dove decidiamo di fare il trekking costiero fino a Hellnar: si tratta di un sentiero che si percorre in circa 40 minuti, da cui si possono osservare le coste frastagliate e i campi di lava che danno vita a delle grotte spettacolari. Anche con il brutto tempo è stato davvero bellissimo.
L’ultima sosta la dedichiamo alla Chiesa nera di Budir, per uno scatto a questa chiesetta spettrale.
11. Reykiavik e riconsegna van

Passiamo l’ultimo giorno del nostro viaggio alla scoperta di Reykiavik. La città è molto colorata e viva ed è stata una visita piacevole.
Nel pomeriggio andiamo a restituire il nostro fidato compagno di avventura. Siamo tristi di lasciarlo, ma non vediamo l’ora di dormire in un vero letto!
Decidiamo di alloggiare in un albergo vicino l’aeroporto dato che il volo partirà alle 7 del giorno successivo.
12. Partenza
Di primo mattino salutiamo l’Islanda e ci imbarchiamo sul nostro volo dall’aereoporto di Keflavik.
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Ciao Vittoria, l’Islanda e’ un viaggio che sogno da tanto tempo, spero di riuscire ad andarci il prossimo anno.
Ho letto il tuo itinerario e mi è venuta voglia di provare l’esperienza del van.
Pensi che giugno sia un buon periodo per andare?
Certo! Anche giugno è un ottimo periodo, basta essere attrezzati! In quel caso consiglio di noleggiare un van con il riscaldamento (non tutti ce l’hanno), in modo da stare al caldo anche di notte.
Bo, dammi della matta, ma io ho le lacrime agli occhi. Immagini meravigliose, descrizione impeccabile e curiosità che rendono il tutto più spensierato. Questo viaggio è veramente un sogno e mi è sembrato di ripercorrere il meglio della serie Vikings (la mia preferita in assoluto!)
E’ sempre stato il mio sogno!!! Un itinerario pazzesco il tuo… spero di poter fare presto un’esperienza simile, visto che ormai la bimba è grande e potrebbe aggregarsi senza problemi!!
Ho visto tantissime famiglie con bimbi al seguito, quindi mi sembra un viaggio fattibilissimo anche con loro!
Islanda, ogni volta che leggo un’articolo che parla di questo paese rimango senza parole, bellissimo il vostro viaggio e favolose le foto
Non sono ancora stata in Islanda ma leggendo il tuo articolo mi è venuto voglia di vederla al più presto. Leggo che offre molto non solo dal punto di vista naturalistico ma anche culturale e non vedo l’ora di partire alla sua scoperta.
E’ da un bel pò di tempo che penso all’Islanda come possibile meta di uno dei miei viaggi; per noi che amiamo tanto i paesaggi naturali deve essere il top. Solo che non mi sono ancora decisa a organizzare, probabilmente perchè mi fa un pò paura il clima, io non amo molto il freddo. Comunque complimenti per le foto!
Capisco che il freddo possa frenare. Anche ad agosto in Islanda bisogna essere attrezzati ad affrontare qualsiasi clima! Il meteo può cambiare repentinamente e non ci sono certezze.
Devo dire che noi siamo stati fortunatissimi, a parte un paio di giorni di pioggia abbiamo trovato sempre bel tempo e sole (da pantaloncino e maglietta!)
l’Islanda è una meta a cui penso da tanto, pensa che alcuni giorni prima del lockdown 2020 ero andata alla conferenza di un fotografo e avevo comprato u libro con immagini strepitose. Ogni tanto lo sfoglio e sogno.. tengo il tuo articolo perché l’itinerario è bellissimo e anche il tempo di permanenza era quello che pensavo anche io; userei la macchia però.
Sono sempre stata poco entusiasta delle mete fredde, ma ultimamente le foto dell’Islanda mi stanno affascinando molto!
Paesaggi bellissimi!
Un sogno! Purtroppo dovrò aspettare che mio figlio cresca un po’ perché questo viaggio sarebbe molto diverso con un nanetto al seguito!
Che viaggio pazzesco che hai fatto!!! Sogno da molto tempo di visitare l’Islanda e questo tuo itinerario mi piace moltissimo. Sicuramente se un giorno ci dovessi andare seguirò i tuoi consigli.
Il mio viaggio in Islanda risale a tantissimi anni fa (più di 25!). Mi sono rimasti molti ricordi e poche fotografie sbiadite. Leggendo il tuo post sono emersi dai ghiacci molti flashback, di luoghi meravigliosi e primordiali. Devo decidermi a tornare perché non ricordo altrove una natura così forte e fredda. Molto fredda.
Da tempo sogno l’Islanda una natura così prorompente che mi affascina da morire pur temendo un pò il freddo e soprattutto la piovosità, vedo che invece hai trovato tempo abbastanza buono, una bella fortuna che vi ha sicuramente fatto apprezzare meglio il paese
Che dire?! Una meraviglia! Sogno l’Islanda da tanti anni e ancora, non sono riuscita ad andarci. Adoro la fotografia paesaggistica e credo sia il paese più bello da visitare con una natura e paesaggi così incredibili e speciali!